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Orifizio tra esofago e stomaco: ecco come funziona il cardias

Il Cardias è un orifizio superiore che divide l’esofago dallo stomaco. Il nome deriva dal greco che significa cuore, e prende questo nome perché tramite l’interposizione del diaframma, lo stomaco si mette in rapporto con il cuore.

A monte del Cardias vi sono le fibre muscolari, che, in condizioni di riposo rimangono contratte, mentre si rilassano durante l’eruttazione. Ciò significa che permettono la discesa del cibo mentre ci si alimenta, e la risalita di questo in caso di vomito.

Durante il processo digestivo, le fibre muscolari rimangono contratte e lo sfintere cardiale si chiude, in modo da impedire al contenuto acido dello stomaco di risalire nell’esofago irritandone le pareti.

Cardias: a cosa serve e com’è il suo meccanismo

Il Cardias è un orifizio che separa l’esofago e lo stomaco, ed è dotato di fibre muscolari e di uno sfintere che si dilata mentre mangiamo per permettere al bolo di passare, e che si contrae durante il processo di digestione per impedire la risalita dei succhi gastrici e del materiale ingerito.

Le fibre muscolari, inoltre, si rilassano durante l’eruttazione per permettere il vomito in caso necessario (soffocamento, necessità di eliminare cibi ritenuti tossici dall’organismo, eccessiva acidità).

Nel caso in cui i succhi gastrici riescano a risalire nell’esofago a causa di una parziale chiusura, o di mancata occlusione dello sfintere cardiale, si parla di incontinenza cardiale. In questo caso, infatti, vi è un cattivo funzionamento del cardias che può essere imputata a varie cause, tra cui uno stile di vita poco sano.

Normalmente il cardias rimane chiuso, e si dice che è in stato di riposo. Le fibre muscolari sono contratte, e si restringono in modo da chiudere completamente questo orifizio. Questo si aprirà solo al passaggio del cibo e in caso di eruttazione o vomito.

Cardias e reflusso gastroesofageo

Se il cardias funziona correttamente, la risalita dei succhi gastrici non dovrebbe essere possibile. Se, tuttavia, questo non assolve la sua funzione correttamente si verifica il cosiddetto reflusso gastroesofageo.

Le cause di questo sono: un’alimentazione scorretta, ricca di cibi grassi, fritti o acidi. Anche una mancanza di attività fisica e pasti pesanti contribuiscono alla problematica.

Inoltre, un’altra causa è quella di fare attività fisica pesante dopo un pasto, o coricarsi subito dopo aver mangiato.

Infine, cause morfologiche come ernie iatali, famigliarità e secrezione gastrica eccessiva, oltre a utilizzo di farmaci tra cui antistaminici e antinfiammatori e antidolorifici sono alla base del problema.