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Bob Dylan raccontato da Scorsese

«Sono stato un fan di Bob Dylan per anni, prima di poter aver il privilegio di filmarlo. Credo non esista un altro artista che abbia influenzato il suo tempo e la sua cultura in modo tanto profondo». Martin Scorsese presentò così nel 2005 il suo lavoro cinematografico, «No Direction Home». Il regista racconta la storia del mitico cantautore dal 1961 al 1966, proposto in prima tv quest’anno su Sky Arte il 22 novembre alle 21.10, come omaggio ad un artista scomparso troppo presto.

Cinque anni intensi, che vanno dal 1961 al tragico incidente motociclistico che mise fine alla sua vita. Una vita rappresentata con materiale inedito, più unico che raro,proveniente dall’archivio dello stesso Dylan, tra cui il suo provino per la Factory di Andy Warhol.

Bob Dylan e Martin Scorsese

Fiore all’occhiello del lavoro è l’unica intervista che Bob Dylan ha rilasciato in 20 anni di carriera, un’emozione unica per gli amanti dell’artista.

Il documentario di Scorsese è un fantastico viaggio nella vita di un eccezionale artista. Immagini, video e musica che testimoniano un affascinante quadro del contesto politico, sociale e artistico americano della prima metà degli anni Sessanta. Una cronaca fedele dell’evolversi del cantante in un periodo che verrà ricordato come la “svolta elettrica”.

Ironico, stranamente disponibile, sorprendentemente umano. E’ un Dylan irresistibile quello raccontato in questa pellicola, sereno e rilassato racconta la sua vita con un fare disinvolto ed accattivante.

Un documentario curato nei minimi particolari, nulla è stato lasciato al caso: la fotografia, a volte in bianco e nero altre in technicolor, è straordinaria, reale, vivida.

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