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Aliquote gestione separata: cosa sono e quando si utilizzano?

Il mondo del lavoro può avere vari modi di stipulare un contratto, vari svolgimenti e anche vari metodi di pagamento. Tralasciando il posto fisso, anche con gli altri lavori bisogna iscriversi all’INPS per poter avere la pensione a fine età lavorativa, è necessario anche dichiarare, anche appositi documenti, che tipologia di lavoro si sta svolgendo e per quanto tempo.

Ci penseranno poi gli addetti a iscrivere la persona nelle apposite liste; tratteremo infatti di una lista particolare a cui le persone iscritte devono versare delle aliquote, questa lista si chiama gestione separata . Ecco quando e perché se ne parla.

Cosa sono?

Prima di scoprire cosa sono le aliquote a gestione separate, è meglio soffermarsi sulla prima parola, ovvero aliquote, esse sono delle percentuali del patrimonio, del valore imponibile o del reddito in cui è possibile determinare l’imposta dovuta.

Ce ne sono di vari tipi, come quella ostante, tipologia di aliquota che resta invariata, non cambia, anche se la base imponibile aumenta, progressiva, ovvero che cresce con l’aumentare della base imponibile, e anche marginale, quella relativa allo scaglione più alto del reddito del contribuente.

L’aliquota a gestione separata è nata grazie alla circolare dell’INPS il giorno 6 febbraio 2019, questa comunica che le aliquote e il valore minimale e massimale del calcolo del reddito dei contributi del 2019 devono essere calcolate dalle figure assimilate, collaboratori e liberi professionisti classificandole per soggetti non assicurati verso altre forme pensionistiche obbligatorie. Stessa cosa se i soggetti sono titolari di pensione o in possesso di altre tutele pensionistiche obbligatorie.

Queste aliquote a gestione separata sono percentuali confermate dal sistema INPS, sotto la guida del Governo, ed esse determinano e controllano le spese per i contributi obbligatori previdenziali che i venditori a domicilio, professionisti senza cassa, collaboratori a progetto e i parasubordinati devono pagare dato se sono iscritti alla Gestione Separata.

Con questa tipologia di aliquota va versata il 0,72% di aggiuntive per tutelare gli assegni di nucleo familiare, il congedo parentale, la degenza ospedaliera e anche la maternità. Queste tipologie di lavori spesso non sono molto sicure e all’INPS va versata annualmente una quota per tutelare queste persone se vogliono arrivare all’età giusta per avere la pensione e prenderla.

Quando si utilizzano?

Le aliquote a gestione separata, come scritto prima, vengono utilizzate per altre tipologie di lavoratori iscritti, alla lista di Gestione Separata, questo insieme di lavoratori sono quelli con un altro tipo di contratto e anche diverso modo di lavorare, lo stesso però vogliono avere in futuro una pensione.

Si parla di questa tipologia di aliquota per quelle persone che sono alle proprie dipendenze ma non è molto sicuro da mantenere, essi sono chiamati imprenditori senza cassa apposta, non sono dipendenti da nessuno e svolgono attività spesso a porta a porta oppure creando vari eventi cercando di aumentare i clienti e la fatturazione personale al mese.

Anche loro devono essere iscritti all’INPS e aggiungere anche delle aggiuntive in caso di imprevisti particolari e che necessitano di un periodo di assenza dal lavoro che può essere medio o lungo, oppure in caso di maternità. Ovviamente i lavoratori in nero non sono da inserire in questa lista perché sono una categoria di lavoratori diversi che svolgono l’attività in modo illegale.

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