Pubblicato da il

La meravigliosa semplicità dei rivetti

Nella storia della tecnologia umana ci sono delle piccole invenzioni che hanno cambiato il modo di produrre e costruire. Una di queste è il rivetto, un elemento di giunzione molto semplice, che oggi viene utilizzato in tantissimi ambiti differenti, dall’automotive all’edilizia, fino alla moda. Sicuramente le origini dei rivetti affondano le loro radici nella storia antica, ma solo nel corso del ‘900 furono effettivamente brevettati dei rivetti molto simili a quelli utilizzati ancora oggi.

Cosa sono i rivetti

A uno sguardo poco attento, o di una persona non avvezza ai lavori di un certo tipo, un rivetto potrebbe ricordare un chiodo; in realtà si tratta di un elemento di giunzione assai differente da un chiodo. Si tratta di un elemento costituito da una parte cilindrica allungata, chiamata fusto, e da una testa più spessa, a volte in materiale differente rispetto al fusto. Al contrario di un chiodo un rivetto si inserisce in un foro già preparato e durante la fase di fissaggio lo si deforma, tutto o in parte, in modo da creare un punto di giunzione fisso, inamovibile. I rivetti a strappo sono chiamati così perché fissandoli si tira il fusto, per poi “strapparlo” alla giusta lunghezza. Ci sono però varie altre tipologie di rivetto, come ad esempio quelli filettatati o i rivetti strutturali.

A cosa servono i rivetti

Sono punti di giunzione, quindi si utilizzano per unire tra loro due o più elementi, in genere sotto forma di lamiere e pannelli. Si sfruttano al posto di collanti, saldature o metodi di giunzione di altro genere, spesso in situazioni in cui è impossibile incollare o saldare. Ad esempio i rivetti sono molto utilizzati per unire tra loro due strati di materiali diversi, come avviene per le carrozzerei dei veicoli, o anche per le coperture di alcuni edifici. I rivetti filettati permettono non solo di unire due elementi, ma anche di posizionare un foro filettato su un materiale in strato sottile. Si sfruttano per creare dei punti filettati su lamiere e rivestimenti, in modo che siano utilizzabili per fissare altri elementi.

Come si applicano i rivetti

Nella maggior parte dei casi i rivetti, in particolare i rivetti a strappo e quelli strutturali, si applicano utilizzando un apposito utensile, chiamato appunto rivettatrice. Le rivettatrici permettono di posizionare un elevato numero di rivetti in tempi brevi, senza sforzo e con una buona precisione. Per utilizzare rivetti particolari è necessario avere a disposizione una rivettatrice particolare; alcuni modelli consentono di modificare la punta, per inserire rivetti di varie tipologie, in modo da applicarli tutti con il medesimo utensile. I professionisti utilizzano in genere rivettatrici con motore elettrico o di tipo pneumatico; se si deve invece applicare un numero ridotto di rivetti, si possono utilizzare utensili manuali, ovviamente molto meno costosi e disponibili in qualsiasi negozio di ferramenta o fai da te. Gli ambiti di applicazione sono molteplici, per questo si possono trovare in commercio rivetti di forme e dimensioni diverse, così come in materiali vari, dalla plastica all’ottone.