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Il pomodoro: coltivazione, proprietà e benefici

Il pomodoro è uno dei vegetali che fa parte della dieta mediterranea.
Ha origini americane, più precisamente del sud, come Perù, Equador, Cile e Colombia, tutta la zona costiera dell’Oceano Pacifico. Gli indigeni ne consumavano gran quantità e verso il 1500 fu importato in Europa. In Italia ebbe maggiore successo perché durante il 1700 si è sviluppato un modo di rendere questo ortaggio in passata e grazie a questa scoperta iniziarono a nascere le prime fabbriche di produzione. Mentre nel sud si usa farle a casa propria rendendo il gusto ancora più particolare. Ce ne sono di parecchie forme, dimensioni, tipo e colore.

Coltivazione

Viene coltivato sia nei campi, durante il periodo caldo, oppure nelle serre dove la temperatura è sempre controllata e la crescita sempre curata e nutrita; solo così c’è una costante produzione e aumento del prodotto, e anche l’uso di possibili pesticidi limitato.
Negli orti è possibile che il pomodoro venga a contatto con animali o con lo smog dell’aria, ma la maggior parte delle volte la crescita risulta perfetta.

I semi sono quelli che si trovano all’interno del pomodoro stesso, ma se vengono ingoiati non succede nulla di pericoloso, si piantano nel terreno, vengono annaffiati e curati e poi quando spuntano possono essere all’inizio gialli, verdi, ma come detto prima è perché ce ne sono di vari tipi.
Il colore rosso lo assume nel giro di pochi giorni.

Il terreno dev’essere ricco di sostanze organiche, grazie anche al fatto che bisogna “prepararlo” almeno una ventina di giorni prima: idratarlo, concimarlo col letame, aggiungere compost di minerali come potassio, azoto e fosforo. Questo renderà il terreno ancora più adatto per la coltivazione di questo ortaggio.

È preferibile coltivarlo durante un periodo abbastanza caldo, ma nelle ore più fresche, come il mattino o la prima sera, si può iniziare a piantare i semi, dopo anche aver controllato che il terreno è bello friabile al tatto e anche umido.
Lasciare una distanza da un piantamento all’altro di circa 40 cm; durante la crescita nascono anche delle erbe parassita che bisogna toglierle subito dato che non servono a nulla.

Anche l’annaffiatura va fatta di mattina presto, e non bisogna dimenticarsene per la sera,  se non viene fatto nel modo corretto crea squilibrio nella pianta.

Dato che la pianta del pomodoro cresce in verticale, è bene piantare uno stelo sottile ma resistente per aiutare ad alzarla mano a mano che cresce, così anche al pomodoro arriva anche un altro tipo di nutrimento dato che la luce del sole contiene la vitamina D, ed è proprio per questo che molti ortaggi e verdure assumono un aspetto sano.

Per evitare parassiti, durante le irrigazioni, aggiungere oli vegetali, sapone potassico e estratti di ortica, questi sono da considerare prodotti naturali al posto dei pesticidi.
Durante la crescita va rimesso il composto di minerali per nutrire meglio la pianta, ma anche aggiungere altre tipologie di verdure può aiutare lo sviluppo del pomodoro, le altre piante sono il porro, gli spinaci, la lattuga, rape, aglio, prezzemolo e fagiolini.

Dopo un periodo di 2 mesi, o 2 e mezzo, il pomodoro assume le giuste dimensioni e il colore risulta acceso, si può procedere al raccolto e si può dire favorevole se vengono raccolti dai 2 fino ai 4 kg, questo però dipende da quanti semi sono stati piantati.

Proprietà e benefici

Dato che è povero di calorie, contiene tanti minerali, è ricco di acqua e vitamine.
Il suo consumo favorisce una digestione veloce, soprattutto in presenza di amido, ed elimina eccessi di proteine in più delle carni.
È molto utile per combattere il caldo e patologie come reumatismi e intossicazioni, molto indicato nei casi di gotta e problemi legati all’ipertensione, per i disturbi generativi ed arteriosclerotici.
Ottimo rimedio per la disintossicante e rigeneratrice di cellule dei tessuti.
Fa bene alla pelle e agli organi come lo stomaco, colon, cuore, prostata e possono prevenire tumori e malattie a questi organi.

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