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I riti funebri nel mondo: il ricordo della persona cara

Un momento importante della vita di tutti, è sicuramente quello della conclusione. Uno step importante che ci aiuta a realizzare in modo concreto che una specifica persona non sarà più fisicamente vicino a noi, nella sua quotidianità, ma sarà presente solo nel suo spirito. Ogni realtà geografica ha le sue tradizioni e i suoi costumi locali, soprattutto per quanto riguarda i rituali da preparare e da seguire. L’insieme dei rituali funebri che guidano il feretro verso la sua ultima dimora, ha subito un profondo cambiamento a causa di forme sociali semplici che si sono andate sempre più complicando. Quello che accomuna la maggior parte delle religioni, è la coscienza che con la morte non si ha mai una vera e propria conclusione. L’anima del defunto, è credenza di molti popoli, che passi all’interno di un’altra dimensione.

I riti funebri in Italia

In Italia ci sono tante usanze funebri che cambiano sulla base dell’area regionale. Rispetto al passato, le differenze tra le usanze funebri italiane si sono leggermente attenuate. Fino a non tanti anni fa, al sud, le tradizioni funebri erano animate da donne pagate per piangere il morto: le nenie sono eredi dell’antichissima tradizione delle prefiche romane. Questa usanza è sopravvissuta per tanti anni nella cultura locale, accompagnata dal massimo rispetto e dalla considerazione verso queste donne. A Napoli invece, tra le diverse usanze funebri, quello più ricordato è il rito dello zucchero e del caffè. Portare questi doni è un gesto consolatorio, che nasconde un profondo significato di rispetto verso chi subisce la perdita di una persona cara. Anche il trasporto funebre, in questo modo, assumeva una sua identità e importanza. Prima che avvenisse l’avvento delle auto funebri, l’ultimo viaggio veniva eseguito con un carro funebre trainato da cavalli.

Riti e sepoltura dei musulmani in Italia

Tutti i riti funebri musulmani, richiedono dei funerali umili, semplici e rispettosi. All’interno dell’area cimiteriale è rifiutata l’ostentazione per tutto quello che riguarda lapidi o mausolei ed è auspicabile che il denaro venga speso per i vivi e non per i morti. Un problema significativo da affrontare per tutti coloro che vivono lontano dalla propria casa è quello dell’assenza dei cimiteri. Questa assenza crea delle complicazioni pratiche per la sepoltura, dato che un fedele non può essere sepolto tra persone che professavano in vita altre religioni. Sono attualmente pochi i cimiteri dedicati, anche se grazie al decreto 285/90 i piani regolatori cimiteriali prevedono reparti dedicati e riservati per la sepoltura dei cadaveri.

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